L’azione di mangiare ha come finalità principale quella di nutrire il corpo, per garantire il mantenimento e lo sviluppo della vita, ma spesso esageriamo con alcuni condimenti, come il sale per esempio.

Mai come per il sale il giusto dosaggio è di vitale importanza, un abuso può provocare danni seri all’apparato cardiovascolare, con patologie spesso mortali, come: l’ictus o l’infarto del miocardio, oltre ad avere un effetto deleterio sul cervello.

Il sodio è un minerale importante per regolare i liquidi, trasmettere l’impulso nervoso e stimolare le contrazioni muscolari, 10-15 grammi giornalieri possono bastare.

1)Il primo segnale d’allarme è la continua sensazione di sete, che non si attenua neanche dopo aver bevuto, questo avviene perché le cellule si disidratano a causa dell’eccesso di sale, quindi per ricostruire l’equilibrio i reni inviano l’impulso della sete al cervello che ci dice di bere di più.

2)Dopo un pasto particolarmente saporito si avverte un fastidioso gonfiore, dovuto alla grande quantità di liquidi che l’organismo tende a compensare trattenendo più acqua, che si accumula nel corpo.

Il dato più preoccupante è che i sale attrae l’acqua e la polarizza provocando un aumento del volume del sangue, che non funziona più a livelli ottimali.

3)Una diretta conseguenza è la ritenzione idrica, vale a dire un maggior accumulo di liquidi nei tessuti, dovuto ad uno squilibrio tra le forze che regolano il passaggio dei liquidi da una zona all’altra.

4)L’organo che più soffre è sicuramente il rene, il cui compito è quello di filtrare e depurare il sangue, ma il suo lavoro viene ostacolato dal troppo sale, di conseguenza cresce la percentuale di proteina presente nelle urine generando malattie renali.

Più sale si accumula nell’organismo, più i reni devono lavorare per eliminarlo, questo sovraccarico di lavoro li fa invecchiare in maniera precoce.

5)Altro campanello d’allarme da non sottovalutare è l’ipertensione, i livelli ottimali sono 90 mmHg per quanto riguarda la diastolica e 140mmHg per quella sistolica.

In pratica il sistema nervoso è stimolato a produrre una quantità maggiore, ma non necessaria, di adrenalina che provoca una costrizione nelle arterie ed un rialzo della pressione.

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