Ormai tutti i comuni dovrebbero avere avviato la raccolta differenziata. I più virtuosi in assoluto riescono a differenziare anche oltre 80% dei rifiuti domestici. Un balzo in avanti che fa sicuramente la differenza è la raccolta porta a porta dei rifiuti domestici. Invece di portare i rifiuti all’isola ecologica, ogni famiglia o condominio ha i suoi bidoni da riempire con i rifiuti che vanno divisi a casa. In tanti comuni d’Italia sono apparsi bidoni con chiave, tessere, sacchetti con codici a barre e altri sistemi simili il cui preciso scopo non è complicare la vita, ma fare correttamente la differenziata e mandare più rifiuti possibili verso il riciclo, riducendo la mole di quelli che vanno nelle discariche a cielo aperto.

Questo metodo ha l’enorme vantaggio di aumentare la consapevolezza dei cittadini. seppur all’inizio c’è un po’ di lavoro in più da fare a casa, dopo diventa una abitudine differenziare i rifiuti. Per chi ancora non è abituato, la regola è una sola: si divide in base al materiale. Per far bene, si dovrebbe tentare di differenziare il più possibile, riducendo il più possibili la parte indifferenziata.

Carta e cartone vanno insieme, a patto che siano puliti, infatti, tovaglioli sporchi e cartoni con residui di cibo non possono finire nel contenitore della carta.

Tutti i contenitori in vetro vanno messi nella campana stradale. Per quanto riguarda i metalli (lattine, barattoli, etc.) dipende dal comune di residenza: in alcuni si buttano insieme al vetro, mentre in altri vanno assieme agli imballaggi. Per le istruzioni si rimanda quindi alle regole del comune.

Si parla di imballaggi leggeri nel momento in cui si buttano via involucri e confezioni in plastica. Oggi spesso questo rappresenta una fetta piuttosto consistente dei rifiuti domestici. Per tuto quello che è organico, c’è il bidone dell’umido in cui sostanzialmente finiscono gli scarti della cucina. Tutto quello che resta, va nel secco, detto anche residuo.

Un discorso a parte deve esser fatto per rifiuti ingombranti e speciali che vanno gestiti in maniera apposita. Basti pensare a pile, elettrodomestici, divani, materassi, calcinacci, etc. Per dettagli maggiori, vai su www.smaltimento-rifiuti-roma.it

Di Editore